Ivan Zazzaroni non usa giri di parole. Ospite del podcast Numer1, il direttore del Corriere dello Sport entra a gamba tesa sul clima rovente che si respira a Firenze. Al centro della sua analisi c’è la frattura ormai esposta tra la Curva Fiesole e la proprietà viola.
Il giornalista si schiera apertamente dalla parte di Rocco Commisso, lanciando un monito all’ambiente fiorentino sui rischi di questa guerra interna.
“L’attacco della Curva Fiesole a Commisso porterà degli effetti negativissimi – sentenzia Zazzaroni ai microfoni del podcast –. Perché questo attacco a un uomo che ha messo un pacco di soldi per la Fiorentina credo che sia fuori dal mondo”.
Il direttore traccia una linea netta di demarcazione tra il ruolo del pubblico e quello della dirigenza. La passione è legittima, l’ingerenza nelle scelte tecniche no. “Mi sta bene il tifo attivo – prosegue Zazzaroni – ma quando leggo che i tifosi hanno suggerito… I tifosi non devono suggerire“.
La chiusura è durissima. Se il malcontento può avere una logica, la richiesta di un passo indietro della proprietà viene definita inaccettabile dal giornalista. “L’attacco a Commisso è terrificante. Il comunicato in sé lo posso capire, quello che non capisco è quando chiedono che Commisso se ne debba andare”.







