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Immagine del redattoreNiccolò Capitani

Tutta la magia di una notte bellissima

Il ritorno al gol di Belotti, un gol bellissimo di Riccardo Sottil (il secondo consecutivo dopo quello segnato in campionato contro il Sassuolo), il ritrovato sorriso e il ritorno al Franchi di Rocco Commisso, un Artemio Franchi vestito a festa per una grande serata, indossando un abito bellissimo, quello delle grandi occasioni, una Curva Fiesole, uno stadio intero che, nonostante il diluvio incessante abbattutosi su Firenze prima e soprattutto durante la partita, non ha smesso un attimo di cantare e incitare la squadra, dimostrando ancora una volta di più, soprattutto in serate come queste, di essere il vero dodicesimo uomo in campo.


La bella storia di Nzola, con quel gol segnato all'ultimo respiro, la forza del gruppo, unito soprattutto nei momenti di difficoltà, come dopo la rete subita in superiorità numerica. La forza di reagire, la voglia di vincere una partita così importante, in una notte magica da un sapore unico, proprio come nelle migliori notti europee. L’abbraccio dei compagni, l’affetto dei compagni verso un compagno che nell’ultimo periodo ha passato un periodo tutt’altro che facile, ma conosciamo bene come Firenze e la Fiorentina sappiano esaltarsi e unirsi ancora di più in certi momenti complicati.


L’affetto della gente, il sorriso di Belotti, quel sorriso che mancava da tanto, troppo tempo, la grinta di Nico Gonzalez, il ritorno in campo di Bonaventura e di un Arthur sempre più vicino a ritrovare la forma migliore. L’importanza dei leader in certe partite, l’importanza di un trascinatore come Martinez Quarta, l’importanza del gruppo, sottolineata da tutti e da tanti, in particolare dalle parole di capitan Biraghi a fine partita. Un gruppo che ha fatto la storia, un gruppo che è entrato nella storia, un gruppo che ha creato qualcosa di veramente importante, un gruppo che ha fatto vivere al popolo viola grandi e forti emozioni, riportando passione e tanto entusiasmo,


L’urlo di Marianella che per tanti è stato come rivivere quel momento magico di Basilea quando dopo il gol di Barak, risuonava forte quel grido “Si va a Praga, si va a Praga”, un urlo che rimarrà nella mente di tanta gente, un urlo da brividi in un momento indimenticabile , un momento che Firenze spera di poter rivivere ancora, perché adesso il passo è breve, perché adesso manca veramente poco al traguardo finale, perché giovedì è stata una notte magica, ma mercoledì in una notte di primavera, sotto il cielo di Brugge, potrebbe esserlo ancora di più.



(Immagine Instagram, profilo @acffiorentina)



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