Dalle giovanili all’esordio in Serie A in maglia Viola nel Settembre del 2019, dal settore giovanile ai prestiti di Foggia, Spal, Ascoli e Salernitana, il ritorno a Firenze ancora più maturo da certe esperienze passate, vissute,provate, ancora più forte, ancora più deciso a prendersi un posto da titolare e diventare protagonista con la maglia che lo ha cresciuto, lo ha aspettato, lo ha valorizzato.
Dopo l’ultimo prestito in Campania, il ritorno a Firenze doveva “essere di passaggio” con un ruolo da quarto centrale difensivo, non sicuramente un titolare ed invece Vincenzo Italiano ha creduto tanto in Luca Ranieri, lo ha “coccolato” lo ha portato ad essere uno dei migliori centrali mancini, tanto da guadagnarsi l’attenzione del Ct Luciano Spalletti che proprio domenica era presente al Franchi, proprio quando il centrale Viola ha messo a segno il suo secondo gol in campionato; perché dalla seconda parte di stagione dello scorso anno Ranieri è diventato un punto fermo di questa Fiorentina, si è dimostrato leader di questo spogliatoio, così in campo come fuori ha dimostrato quanto tenga a questa maglia, la sua grinta, il suo “non mollare mai” il suo trasmettere alla squadra un atteggiamento positivo, di voglia di vincere e di emergere, la stessa voglia che lo ha portato a diventare protagonista a certi livelli.
Non è forse un caso, che il gol subito in finale di Conference contro il West Ham, arrivó proprio dopo la sua uscita dal terreno di gioco, al di là dell’aspetto tecnico, forse vennero a mancare certe caratteristiche che solo giocatori come Ranieri riescono a trasmettere, quell’attenzione, quella “voglia di mangiare l’erba” quella passione che riesce a trasmettere chi non ha avuto niente in regalo, in una carriera fatta di impegno,lavoro, sacrificio, in una carriera dove niente e nessuno ha regalato a Ranieri il tanto sognato “posto fisso”, una carriera fatta di prestiti e di tanta gavetta, una carriera segnate da delusioni come quella delle doppie finali perse della scorsa stagione ma che ha regalato anche tante gioie,dall’esordio in maglia Viola, passando dalla prima doppietta in carriera segnata in Conference contro il Genk, fino ad arrivare alla prima gioia in Serie A contro il Torino.
La prestazione e il gol arrivato contro la Roma sono segnali importanti, convincenti, che sottolineano l’importanza di avere in rosa un giocatore come Luca Ranieri, un giocatore che ha lavorato tanto per arrivare a sognare certi momenti, per arrivare a sognare certe favole, certi racconti, per arrivare a sognare di diventare protagonista con una maglia che ha sempre voluto, lottato, sudato.
(Foto Instagram, profilo @acffiorentina)
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