Pietro Terracciano: non dà più le sicurezze che dava nella scorsa stagione, basti pensare alla respinta centrale sulla conclusione leggibile di Kaio che consegna un'occasionissima a Gustavo Silva. Non ha particolari colpe sul gol e nel secondo tempo compie una bella parata sullo stesso Gustavo Silva. 6
Dodo: sembra aver perso un po' di brillantezza rispetto all'inizio della stagione. Meno intensità, meno ritmo, meno verve, ma entra nell'azione del fondamentale pareggio con una bella palla radente in mezzo. 6
Pietro Comuzzo: il vero paladino difensivo di questa squadra. Sempre molto attento nel contenere Gustavo Silva e decisamente impattante dal punto di vista fisico. Esce all'intervallo per venire risparmiato in vista dell'Udinese dopo le fatiche di Bologna. 6
Dal 46' Luca Ranieri: entra e ci mette una discreta attenzione difensiva, senza fare errori né sporcature. 6
Lucas Martinez Quarta: un disastro dietro l'altro in fase difensiva. Si perde completamente sulla diagonale Gustavo Silva in occasione del gol del vantaggio, poi un retropassaggio praticamente mette in porta Tiago Silva che davanti a Terracciano incomprensibilmente sviene e viene ammonito per simulazione. Le cose migliori le fa vedere quando porta palla, avanza e costruisce in libertà, ma a livello difensivo è una croce e quando viene pressato è in estrema difficoltà. 4
Fabiano Parisi: sempre nell'ombra, mai dentro la partita, mai protagonista, ma costantemente limitato e poco presente nella manovra offensiva della squadra, oltre a non essere impeccabile dietro. 5.5
Dal 75' Robin Gosens: buona presa sulla gara, propositivo in fase offensiva e una buona gamba. 6
Rolando Mandragora: la sua solita partita senza infamia e senza lode, se non si leggesse le distinte probabilmente non si scorgerebbe neanche la sua presenza in campo. Ha il merito però di farsi trovare al posto giusto al momento giusto per ribadire in porta il pallone del pareggio. 6.5
Amir Richardson: un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Diversi palloni persi in maniera anche superficiale e pacchiana, un po' deconcentrato e meno in palla comparato ad altre gare di Conference e ad altri ingressi in campionato. 5
Dal 46' Yacine Adli: non dà una vera e propria svolta alla squadra al suo ingresso in campo come era successo in altre circostanze. 5.5
Jonathan Ikoné: una pessima conclusione e una pessima scelta in apertura di partita cestinando un'occasione non gestendola nella maniera ideale. Per il resto si perde e non riesce ad incidere più di tanto. 5
Dal 57' Andrea Colpani: non impatta particolarmente bene con la partita al suo ingresso in campo e non riesce a far svoltare più di tanto la fase offensiva della Fiorentina. 5.5
Albert Gudmundsson: ha bisogno di mettere minuti nelle gambe perché la condizione sembra davvero ai minimi termini. Perde duelli, perde palloni, non fa giocate risolutive che ci aspettiamo da un giocatore di cotanto talento. 5.5
Dal 57' Moise Kean: entra e dopo pochissimo si divora il gol del pareggio a tu per tu con Varela. 5.5
Lucas Beltran: nella posizione di esterno sinistro al posto di Bove convince poco, non ha le caratteristiche per fare un certo tipo di lavoro difensivo e anche offensivamente è decisamente sacrificato. L'unico vero lampo è l'apertura che mette in porta Kean che però spreca. 5.5
Christian Kouamé: ormai non ci sorprendiamo nel vedere scene da Gialappa's Band in ogni sua prestazione come lo scivolone davanti al portiere dopo appena quattro minuto quando era solo davanti all'estremo difensore e doveva solo spingere il pallone in porta. Oltretutto si prende un'ammonizione completamente inutile che lo farà saltare la prossima partita di Conference. 5
Allenatore Raffaele Palladino: cambia sette uomini rispetto alla formazione di Bologna e la squadra ha sia un problema di attenzione e concentrazione in fase difensiva, ma soprattutto di produzione di mole offensiva. Poche occasioni, poche idee nella metà campo del Vitoria e un ritmo tutt'altro che alto. I campanelli d'allarme avuti nelle partite precedenti vengono confermati anche da questa uscita, mentre il segnale più positivo è la reazione avuta nel finale.
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