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Immagine del redattoreGiulio Vitali

Le pagelle di Parma-Fiorentina 1-1

La Fiorentina strappa un pareggio al Tardini di Parma alla prima di campionato con Raffaele Palladino in panchina. Un punto prezioso per come si era messa la partita frutto di una splendida punizione di Biraghi al 75esimo. Analizziamo la prestazione della Viola tramite le pagelle:


Terracciano: provvidenziale dopo soli sei minuti nella doppia parata su Mihaila e Sohm a salvare la squadra dall'immediato svantaggio, così come su Sohm che sfiora il raddoppio. Fondamentale ai fini del pareggio finale. 7


Martinez Quarta: dalla sua disattenzione nel duello perso con Bonny scaturisce l'azione del gol del vantaggio del Parma. Fa vedere le sue doti in impostazione, ma anche le sue pecche nella fase arretrata. 5


Dal 60' Parisi: contribuisce all'assalto dell'ultima mezz'ora con una discreta spinta in fase offensiva e una buona generosità. 6


Pongracic: dovrebbe essere il baluardo difensivo, ma è spesso in affanno, la fotografia è il cartellino giallo preso al 35', quando si perde completamente Mihaila ed è costretto a stenderlo. Va costantemente in sofferenza quando gli esterni del Parma schizzano a destra e a sinistra e alla fine atterra Cancellieri concludendo una prestazione horror con il cartellino rosso. Debutto da incubo. 4


Comuzzo: ci mette personalità e fisico nei duelli, in un primo tempo in cui i centrali fanno estrema fatica, lui è sicuramente il più positivo. Una buona prestazione alla prima da titolare. 6.5


Dal 73' Kayode: entra come braccetto nel finale di partita e fa il suo senza particolari sbavature. 6


Dodo: a differenza di Biraghi fa molta più fatica ad arrivare sul fondo, spesso non è preciso con i traversoni. Appare un po' appannato, l'unica luce è un bellissimo destro da fuori che termina alto di pochissimo. Nel recupero sciupa una buona occasione davanti a Suzuki allungandosi troppo il pallone. 5.5


Mandragora: un paio di squilli da fuori che impegnano Suzuki, per il resto tanta difficoltà e poca consistenza. 5.5


Dal 73' Bianco: discreto il suo impatto, un paio di buone sgroppate e una buona gamba. 6


Amrabat: non velocissimo nella circolazione del pallone, non dà regia, è a tratti utile in fase di interdizione, ma sembra ancora non pienamente in condizione. 5.5


Biraghi: propulsione costante sulla fascia sinistra, arriva sempre sul fondo e mette in apprensione la difesa interessante con diversi palloni interessanti tagliati in mezzo, praticamente un'ala aggiunta, i pericoli creati dalla Fiorentina arrivano sempre dalla sua parte. Al 75' si inventa una punizione da urlo per ristabilire la parità, prendendosi sulle spalle la squadra da capitano nel momento più difficile. 7.5


Colpani: molto dinamico e utile nelle due fasi, subito in avvio trova con un'apertura illuminante Biraghi. Si mangia un gol davanti a Suzuki a porta semi-spalancata concludendo debolmente. Va un'altra volta alla conclusione a inizio ripresa, ma viene deviata in angolo: l'impressione è che ancora debba scaldare i motori. 5.5


Dal 60' Ikoné: non ha un buonissimo impatto con la partita, piuttosto nascosto tra le linee, non combina granché. 5.5


Kouame: dopo pochi minuti sbaglia un appoggio non difficile per Colpani che poteva mandare in porta l'ex Monza. Dopo una buona ripartenza, si ritrova con un buon pallone davanti a Suzuki, ma temporeggia troppo e appoggia su Kean. Tanti errori e imprecisioni nell'ultimo passaggio dal punto di vista tecnico e della scelta. 5


Dall'80' Sottil: s.v.


Kean: molto nel vivo del gioco, lavora per la squadra, ha una buona occasione negli ultimi minuti del primo tempo, ma a botta sicura c'è Balogh ad opporsi. Ancora da rivedere, ma un buon impegno e un buon atteggiamento. 6


All. Palladino: scelte più o meno obbligate in tutti i reparti con la sorpresa di Comuzzo centrale. I suoi partono male, soffrono il ritmo del Parma, poi mettono la testa fuori, per soffrire nuovamente dopo il vantaggio dei crociati. La sensazione è che ancora i concetti del suo calcio debbano essere ancora assorbiti: poche impostazioni dal basso, tanti lanci lunghi e una difesa ancora da rivedere. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Biraghi (e Cyprien). 6




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