David de Gea: quasi mai impegnato, ma sempre molto attento nello sviluppo del gioco come nell'uscita di piedi sulla trequarti. Non ha grandi responsabilità sui gol. 6
Robin Gosens: molto solido e roccioso in fase difensiva nel primo tempo, mentre nel secondo tempo cala e sul gol di Thauvin lascia al francese il mancino. 5.5
Dall'86' Fabiano Parisi: s.v.
Luca Ranieri: dopo un primo tempo pulito e preciso, all'inizio della ripresa anziché spazzare via in area regala palla ad Ekkelenkamp sulla quale poi Lucca fa 1-1. Errore imperdonabile. 4
Pietro Comuzzo: sembrava non dovesse scendere in campo, invece gioca e anche oggi dà il suo contributo con la sua applicazione e abnegazione in fase di copertura, anche se è meno brillante del solito. 6
Michael Kayode: finalmente un giocatore che è tornato propositivo e meno timido rispetto alle uscite in Conference. Spinge, ha gamba, va in sovrapposizione senza paura ed è attento anche quando deve ripiegare. 6
Yacine Adli: dal suo lancio parte la sgroppata che porta al rigore conquistato da Sottil. Sempre preciso e ordinato in regia, utile specie quando la squadra deve verticalizzare. Si spegne anche lui come i suoi compagni con il passare dei minuti. 6.5
Dal 62' Rolando Mandragora: entra e non dà un grande contributo nel tentativo di rimonta. 5.5
Danilo Cataldi: rispetto ad Adli si occupa del lavoro sporco, della fase di interdizione e di dare una mano ai due centrali a costruire. Anche lui abbastanza sulle gambe, cala alla distanza. 5.5
Riccardo Sottil: un giocatore in totale fiducia. Punta l'uomo e praticamente sempre lo salta, come nell'occasione del rigore che si prende. Decisamente il più in forma in casa viola in questo momento non semplice. 6.5
Dal 70' Christian Kouamé: subito dopo il suo ingresso in campo propizia con l'abilità del gioco la grande occasione che Kean non riesce a ribadire in porta con lo specchio vuoto. Per il resto è pasticcione e si fa anche ammonire. 5.5
Lucas Beltran: la solita partita di corsa e sacrificio, più da mediano che da trequartista. Si adatta a fare tutto, ma è evidente che dopo i tanti impegni abbia perso vivacità e brillantezza. 5.5
Dal 62' Albert Gudmundsson: non dà la minima svolta alla partita. Siamo a Natale e ancora non abbiamo mai visto l'ex Genoa in condizione, la Fiorentina non se lo può permettere. 5
Andrea Colpani: dà una mano in fase difensiva, ma da lui ci si aspetta decisamente di più in fase offensiva. Non salta mai l'uomo, ritarda sempre la conclusione, è timido. Non ci siamo. 4.5
Moise Kean: fa la lotta e tanti duelli come sempre, ma con meno brillantezza del solito. Segna il rigore, ma poi sbaglia tre occasioni per lui non difficili, in particolare quella in cui si fa rimontare da Karlstrom a fine primo tempo e quella sul colpo di testa di Kouame nel secondo tempo. 6
Allenatore Raffaele Palladino: i segnali c'erano stati con il Cagliari, erano stati confermati a Bologna e a Guimaraes e oggi deflagrano. La Fiorentina dopo il gol si abbassa e smette di giocare, lascia completamente l'iniziativa all'Udinese e lo svarione di Ranieri rimette in partita i friulani che poi ribaltano tutto. La squadra non corre più e sull'1-2 attacca più per inerzia che per idee. Poco ritmo, lanci lunghi e squadra evidentemente sulle gambe. 5
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