La Fiorentina senza neanche premere sull'acceleratore batte per 2-0 il The New Saints nella prima partita del suo percorso in Conference League, mettendo in cascina i primi tre punti della fase campionato. Abbiamo tentato l'impresa di fare delle pagelle di questa partitella del giovedì, eccole qui di seguito:
Pietro Terracciano: non viene mai svegliato tra un pisolino e l'altro se non per una presa su un cross lento. s.v.
Michael Kayode: non fa niente per mettere in difficoltà Palladino in vista delle prossime uscite, spinge poco, non ha da difendere e viene pescato a volte in fuorigioco. 5.5
Dal 58' Dodo: spinge come al suo solito e mette un bel pallone che Kean sbaglia davanti alla porta. 6
Matias Moreno: discretamente spigliato nel gioco aereo, non ha coraggio in impostazione, ma fisicamente appare presente e incisivo. Da rivedere dal punto di vista tecnico. 6
Cristiano Biraghi: gioca come difensore centrale e praticamente gioca una partita da spettatore, venendo svegliato dal letargo solo quando deve battere qualche angolo. 6
Fabiano Parisi: sempre timido e impaurito, non prende mai una responsabilità. 5.5
Rolando Mandragora: senza infamia e senza lode in una Fiorentina che va piano e non ha idee, prende il palo con un bel destro. 6
Dal 46' Amir Richardson: praticamente non si vede, a centrocampo fa il suo. Va vicino al gol con un bel tiro nel finale. 6
Yacine Adli: regia elementare, senza particolari guizzi. Dal suo destro nascono alcuni pericoli e ha la prontezza di inserirsi per il gol del vantaggio. 7
Dall'83' Danilo Cataldi: s.v.
Riccardo Sottil: imprecisione, inconcludenza, tante giocate egoiste e neanche il guizzo che di solito lo contraddistingue nelle serate di Conference. 4.5
Dal 58' Moise Kean: ha come sempre l'argento vivo addosso. Dà una spallata alla partita con il suo movimento e la sua energia e si fa trovare pronto per il gol del raddoppio. Sbaglia un gol già fatto a porta vuota, incespicando sul pallone. 6.5
Jonathan Ikoné: parte con una bella serpentina, ma davanti alla porta si mangia un gol già fatto. La volontà c'è, la tecnica c'è, manca sempre l'ultima decisione. 5.5
Christian Kouamé: sua la prima conclusione pericolosa, poi corricchia a destra e a sinistra, si veda il giusto, fa il solito caos "alla Kouamé". 5.5
Lucas Beltran: niente. 4.5
Dal 58' Albert Gudmundsson: giocherella a ritmi bassi in versione risparmio energetico. 6
Allenatore Raffaele Palladino: partita ingiudicabile. La squadra trotterella, gioca a ritmi bassi, fa probabilmente meno del minimo indispensabile. Il varco è con il Milan. 6
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