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Il gallo Belotti torna finalmente a cantare


Dopo più di mille minuti il gallo torna finalmente a cantare, in una serata perfetta, in una serata dove è arrivata l’ennesima prestazione sontuosa dell’attaccante viola. Quel sorriso, quella gioia, quella rabbia per un gol che mancava da tanto, troppo tempo, da quel gol in campionato contro il Frosinone, nella prima apparizione al Franchi, davanti ai suoi nuovi tifosi.


Prestazioni importanti, di sacrificio, prestazioni sottolineate come sempre da un grande impegno, dal massimo sforzo, purtroppo però terminate senza quel gol di cui Belotti aveva veramente tanto bisogno. Aveva bisogno di sbloccarsi, come quando è arrivato a Firenze, dopo un periodo a Roma vissuto dietro le quinte, un periodo non da lui, non per uno come lui, nato e cresciuto per il gol. Non per un attaccante che con la maglia del Toro aveva segnato 113 gol in 251 partite, non per un attaccante abituato ad essere protagonista e giocatore simbolo, abituato a giocare in piazze importanti e con maglie importanti, segnando gol importanti, come uno di quei rigori pesantissimi calciato e segnato nella semifinale contro la Spagna, nell’Europeo vinto dalla nazionale azzurra di Roberto Mancini.


Esperienza, attaccamento alla maglia, impegno e umiltà a servizio della squadra: il gallo si è calato perfettamente nella realtà Fiorentina, ha capito quanto la Fiorentina avesse bisogno di un attaccante così. A volte purtroppo è vero, il gol è mancato e lo avrebbe ampiamente meritato, ma senza la sua presenza sarebbe stata sicuramente un’altra squadra e nella prima parte di stagione lo abbiamo visto.


Anche stasera l’ennesima prova importante, decisiva e incisiva di Andrea Belotti, sicuramente uno dei migliori in campo, sicuramente il più abituato a giocare partite di questo genere, ha dimostrato ancora una volta quanto sia fondamentale per questa Fiorentina. Con quel gol che aspettava da tanto tempo, gol che con quel briciolo di fortuna in più, sarebbero potuti essere anche più di uno. Ma poco importa perché la Fiorentina ha vinto, perché l’importante era sbloccarsi, tornare a sognare e segnare, riprendere la fiducia giusta, per un finale di stagione nel quale i suoi gol potranno e dovranno risultare fondamentali, perché l’importante era che il gallo tornasse ad alzare la cresta, ancora più importante era che il gallo tornasse finalmente a cantare.



(Immagine Instragam, profilo @acffiorentina)




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