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I tre punti del lunedì #26

1. No panic


Il 2-2 contro il Napoli non è stato il più meraviglioso dei risultati, soprattutto in ottica classifica e in tema dosaggio di energie. Ha quasi tagliato fuori gli azzurri dalla "corsa" per l'ottavo posto - valevole la qualificazione proprio alla Conference League - , ha aiutato a tenere dietro il Torino (anch'esso in svantaggio rispetto alla Fiorentina negli scontri diretti), ma non chiude definitivamente i conti del campionato. Insomma, abbiamo dato un senso alla trasferta di Cagliari, che non può essere solo una gita di piacere sulla spiaggia del Poetto con i ragazzi di Claudio Ranieri - già salvi - ma necessiterebbe di una vittoria per mettere al sicuro il paracadute stagionale della qualificazione europea, senza aspettare il recupero con l'Atalanta del 2 giugno.





Premettendo che c'è un'altra partita in terra greca a decidere la stagione, peraltro valida per risolvere alla radice qualsiasi ragionamento in tema ammissione in Europa il prossimo anno, e per quanto questa squadra ci abbia abituato a render possibile l'impossibile in senso tanto positivo quanto negativo, lo scenario resta comunque agevole: senza scomodare pensieri e pronostici per la gara contro la Dea (partita che per ovvi motivi pare lontana anni luce per tutti, e che tutti si spera sia assolutamente irrilevante), il Cagliari è avversario comodamente alla portata la cui unica - ma insidiosa - motivazione è quella di festeggiare il mantenimento della Serie A tra le mura di casa. Il resto dell'onere spetta soprattutto al Torino, e a quanto l'Atalanta già qualificata in Champions League avrà voglia di sudare dopo la finale Bayer Leverkusen.


2. Verso Atene


Certo che noi una cosa normale mai. Giocare ad Atene, contro l'Olympiakos, nello stadio dell'AEK, è forse una delle peggiori combinazioni ambientali concepibili. Roba che potenzialmente potrebbe far impallidire la finale di Coppa Italia del 2014, vista non solo la rivalità cittadina ma anche il particolare stato di tensione tra le tifoserie organizzate greche negli ultimi mesi. Occhio e testa a chi va in Grecia, e un abbraccio a tutti.


Ma come sta l'Olympiakos? La squadra del Pireo ha finito ieri la sua stagione in patria, concludendo il campionato al terzo posto con il pari in rimonta nel derby contro il Panatahinaikos (2-2 definitivo fissato da Jovetic), e guadagnandosi la qualificazione alla prossima UECL. Negli ultimi due mesi tra campionato e coppe ha perso solo due partite: contro il PAOK campione di Grecia e contro il Fenerhbace, poi superato ai rigori (decisivo l'errore di Bonucci). Non è l'Aston Villa, non è il West Ham, non era la più quotata della fase finale della Conference, ma di certo l'Olympiakos oggi è una squadra in salute, che ha modo e tempo per preparare al meglio la finale. Eccesso di preoccupazione? Con lo storico di finali perse dalla Fiorentina, chi non ha paura sta solo mentendo, fidatevi.


3. Un'altra finale


Questo venerdì (25 maggio, ndr) la Fiorentina gioca anche un'altra finale, ma con altri giocatori. O meglio, giocatrici: a Cesena di assegna la Coppa Italia femminile, e le viola affronteranno la Roma campione d'Italia.


Ahinoi, le premesse non sono delle migliori. Al di là del valore assoluto della squadra capitolina, le ragazze di De La Fuente vengono da un periodo stagionale terrificante, pur avendo festeggiato la qualificazione alla prossima Champions League forti di un terzo posto costruito soprattutto nella prima parte di annata. La Fiorentina non vince da due mesi: l'ultimo successo risale proprio alla semifinale di Coppa Italia dove le gigliate hanno eliminato la Juventus. Da allora, nelle 8 partite dei playoff scudetto, hanno raccolto solo tre pareggi, con la bellezza di 21 reti subite (più di quanti ne aveva rimediate nelle prime 18 gare di campionato) e appena sei gol messi a segno. E ieri, nell'ultima stagionale di campionato e antipasto della finale di venerdì, con la Roma al Tre Fontane ha rimediato un secco 5-0. A oggi, sembra veramente difficile riattaccare la spina a questa squadra, che tanto bene aveva fatto fino a marzo e che rischia di macchiare una stagione notevolissima con una chiusura deludente e un po' ridimensionante. Speriamo che il campo di Cesena ci regali piacevoli, e inaspettate, sorprese.



 

I tre punti del lunedì” sono una rubrica settimanale di SpaceViola, a cura di Federico Castiglioni. Se ti ha convinto o se invece preferisci offenderlo per quanto hai letto, puoi seguirlo o contattarlo qui. Oppure qui.


 

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