1. Benvenuto Colpani
Dopo la vittoria contro il Milan mi chiedevo che fine avesse fatto Andrea Colpani, unico vero rimandato della sfida contro i rossoneri, e se un momentaneo stacco non gli avrebbe fatto bene, vuoi con la pausa nazionali vuoi con la panchina. A quanto pare, è bastata la pausa. Nella goleada di Lecce la Fiorentina ritrova un altro tassello importante: l'ex Monza si è sbloccato in zona gol e ha giocato una partita all'insegna di una fiducia pian piano crescente e ritrovata. Piccoli, grandi segnali di un ingranaggio che inizia a girare.
2. Il lavoro di Palladino
Su X già Twitter in un "breve" thread ho approfondito un tema già toccato la scorsa settimana, ovvero come e cosa Palladino ha corretto nell'ultimo periodo, cogliendo risultati ma soprattutto prestazioni rassicuranti. La roboante vittoria di Lecce, al netto dei gravi segnali di disfacimento mostrati dai salentini, ne è - per ora - il culmine, e legittimamente trasmette più fiducia per le prossime gare di banalità da conferenza stampa e difese d'ufficio di esaltati di turno. Per chi volesse ripercorrere i cambiamenti dell'ultimo mese, lascio qui sotto.
Della partita in sé di ieri c'è poco da dire (un po' di complimenti sparsi li spendo qui) e tanto da sorridere, perché è stata una dimostrazione schiacciante e perfino prepotente di superiorità e soprattutto di messa in fiducia. Bravi tutti.
3. Beltran, equivoco e delizia
Anche Jacopo Massini nel suo Bilancio del giorno dopo tra le altre cose (come la dominante partita di Cataldi) si soffermava sulla prova, con tanto di ingresso a freddo, di Lucas Beltran, tornato al gol ma soprattutto autore di una prova da protagonista persino inaspettata. La nota che aggiungo sul giocatore argentino è solo la seguente: preso - a peso d'oro - dal River Plate nel quadro di quella ricerca anche spasmodica di un centravanti presentabile post-Vlahovic, due allenatori su due lo hanno utilizzato con frutto solo in veste di supporto tra le linee, lasciandolo ad agire tra gli spazi e a ricevere fuori dalla linea difensiva avversaria, e assegnando quei compiti di attacco alla profondità e di vertice spalle alla porta a un altro giocatore. Mi chiedo: sono entrambi scemi, o non sarà che si è andati a prendere con una certa approssimazione un giocatore bravo ma di cui si è completamente frainteso l'interpretazione del ruolo? A voi la semplice risposta.
“I tre punti del lunedì” sono una rubrica settimanale di SpaceViola, a cura di Federico Castiglioni. Se ti ha convinto o se invece preferisci offenderlo per quanto hai letto, puoi seguirlo o contattarlo qui. Oppure qui. Il giovedì mattina lo trovi a RadioFirenzeViola.
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