Nella serata del Gran Galà del calcio italiano in programma a Latina, protagonista anche Roberto Goretti, attuale direttore tecnico della Fiorentina premiato per il lavoro fatto fino a giugno come direttore sportivo della Reggiana. Il dirigente viola ha parlato ai microfoni dei media presenti: "La Fiorentina ha il dovere di far bene giorno per giorno, poi vedremo che succederà".
Preoccupato, visti i risultati, che qualcuno possa prendervi Palladino?
"Il mister sta dimostrando quello che ha fatto vedere anche a Monza, è una persona capace e in gamba. Anche lui, come la Fiorentina, deve dimostrarlo giorno per giorno".
Ci spiega la rinascita di Kean?
"Io credo che per tutti i calciatori ci sia il timing giusto e l'ambiente giusto e Moise ha trovato tutto questo a Firenze, dove sta esprimendo quelle che sono sempre state le sue capacità. Sta maturando a livello calcistico e umano e adesso sta mostrando anche leadership nello spogliatoio".
E sull'evoluzione di Bove invece cosa ci può dire?
"Bove è un ragazzo molto molto in gamba, di grande valore e spessore. Rispetto alla sua età è un giovane vecchio e sarà un giocatore importante per il futuro del nostro club".
Fiorentina già forte così. E finora non si è visto il vero Gudmundsson.
"Non possiamo dire che succederà e come sarà la Fiorentina. Possiamo dire che a luglio e agosto scorso si sono poste le basi per una nuova Fiorentina. Abbiamo fatto solo il primo passo. A gennaio e nella prossima estate dovremo seguire la linea stabilita in questo periodo. Gudmundsson lo abbiamo visto per due-tre settimane di allenamento ma è fantastico, ha tanta qualità e fa giocare bene i compagni. Si è integrato bene e aspettiamo che torni".
C'è un obiettivo per il mercato di gennaio?
"Pradè e Ferrari guideranno quello che sarà il prossimo step per la formazione di una rosa giusta e competitiva, una rosa fortemente cambiata nell'ultimo mercato. Se troveremo i giusti giocatori, col giusto atteggiamento, andremo a intervenire. Non c'è un reparto specifico, possono essere tutti e nessuno. La società non è nelle condizioni di essere obbligata a fare una determinata cosa".
Sorpreso dalla crescita di Comuzzo?
"Ha fatto veramente molto bene. Uno dei motivi per cui sono a Firenze è per lui. A marzo ho chiamato Pradè per chiederlo in prestito per la Reggiana, lui mi ha detto che ne avremmo parlato a maggio. Poi ci siamo incontrati a maggio e abbiamo parlato anche di altro ed eccomi qua alla Fiorentina".
Si sta muovendo qualcosa sul fronte Adli?
"Questa è una decisione che sarà presa più avanti. Sicuramente Yacine è un giocatore che si sposa bene col nostro progetto. Poi sarà importante la volontà del club e anche quella del calciatore, ma credo stia molto bene con noi".
Cosa avete visto in Bove e Cataldi, in uscite dalle loro squadre?
"Sono due giocatori che si sposavano bene coi valori che cercavamo. Cercavamo rivincita, voglia di dimostrare e rimettersi in discussione dopo esperienze importanti. Sono profili che nel momento di cambiamento possono portare energia positiva, sono 'portatori' di buone intenzioni".
Il suo bilancio in Viola dopo qualche mese?
"Non sono bravo a fare bilanci. Lavoriamo, vogliamo costruire qualcosa di solido. Quando sono arrivato Pradè mi ha subito detto che dovevamo pensare alla Fiorentina del futuro. Dovevamo ricostruire molto e l'abbiamo fatto con Ferrari e Pradè, tracciando un range di età, dal '97 al 2002".
(Foto Instagram, Reggiana)
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