Questa sera alle ore 20 si terrà la prima semifinale di Supercoppa, che metterà di fronte Fiorentina e Napoli. Per l'occasione noi di SpaceViola abbiamo contattato ed intervistato il giornalista di Areanapoli.it, Gianluca Vitale. Ecco le sue parole.
Che Napoli ci dobbiamo aspettare questa sera dopo la vittoria in extremis contro la Salernitana? "È un Napoli alla costante ricerca della migliore versione di se stesso. La vittoria nella scorsa giornata non nasconde le criticità di una squadra tuttora lontana da ciò che si augurano i tifosi: gli azzurri viaggiano ad intermittenza, con i più attesi (Kvaratskhelia su tutti) che si assestano intorno alla sufficienza, senza grossi lampi. Il Napoli ha portato a casa un buon risultato, ma resta sicuramente perfettibile sotto il profilo del gioco e del carattere: il fraseggio è lento e manca quel cinismo che ci si aspetterebbe dai Campioni d'Italia. Aver vinto all'ultimo minuto contro l'ultima in classifica non può farci pensare ad un Napoli guarito: i problemi persistono, dentro come fuori dal campo, ma aggiudicarsi un derby ha sempre un sapore speciale e Mazzarri l'ha ribadito in conferenza. L'auspicio è che staccare la spina dalla Serie A per volare all'estero e disputare un'altra competizione possa aiutare a resettare le batterie, calibrare la squadra e renderla più efficiente sul piano della tenuta mentale. Far bene contro la Fiorentina potrebbe rappresentare un nuovo inizio".
Per il Napoli questa può essere un'opportunità dopo una prima parte di stagione deludente, ma Mazzarri anche in vista del campionato potrebbe preservare qualche giocatore? "Le scelte di Mazzarri saranno un po' obbligate. Il mister ha chiesto ai suoi sacrificio e cuore: vuole la prestazione al di là del risultato. Il presidente ci tiene a fare bella figura in mondovisione e desidera vedere un Napoli che si impegni fino in fondo. Insomma, non è il momento di risparmiare le forze: in campo andranno i migliori. La coperta è corta, soprattutto in mediana: Cajuste si è ristabilito e dovrebbe esserci; per Zielinski si attende la rifinitura. Peccato per Demme, che era stato il più convincente contro la Salernitana. Mazzarri ha detto ai giocatori che in questi giorni si pensa solo alla Supercoppa: non si faranno troppi calcoli in vista del campionato. Potrebbe cambiare qualcosa a gara in corso, anche in termini di assetto. Sarà una partita a scacchi".
Ultimamente sono arrivati risultati altalenanti, ma cosa temi di più della Fiorentina? "Temo Italiano, la sua "fame". Quando sente odore di coppa, sa toccare le corde giuste per motivare la squadra, che sta assumendo un'identità sempre più europea al di là dei risultati in campionato. Bonaventura è la bestia nera del Napoli: va guardato a vista. Giocatore da troppo tempo sottovalutato, da anni mi sarebbe piaciuto vederlo in maglia azzurra e sono contento che a Firenze stia facendo così bene. Più in generale, l'aggressività dei viola potrà creare non pochi problemi al Napoli, ancora lento in fase di transizione e poco cattivo quando c'è da azzannare l'avversario. Un attaccante veloce come Osimhen sarebbe stato l'ideale per cercare di infastidire la difesa gigliata".
Cosa ne pensi di Vincenzo Italiano? C'è un po' di rammarico adesso tra i tifosi partenopei per non averlo portato al Napoli la scorsa estate? "ll rammarico maggiore penso sia di De Laurentiis: vedeva in Italiano il cavallo vincente sul quale puntare per aprire un nuovo corso. Non a caso, il presidente continua a pensare a lui per la prossima stagione, e chissà che non possa scapparci qualche battuta anche in questi giorni di Supercoppa... Italiano mi piace, incarna il prototipo dell'allenatore moderno. Sarei curioso di vederlo alla guida di una squadra impegnata in Champions: potrebbe essere il banco di prova definitivo per capire se sia pronto a spiccare il volo. Quanto ai tifosi, credo che lo avrebbero scambiato più che volentieri con Garcia, mai entrato veramente in sintonia con la piazza e la stessa dirigenza. Mazzarri è stato accolto sicuramente meglio del suo predecessore, in virtù di trascorsi che fanno ancora battere i cuori dei più nostalgici, però si porta dietro il peso di un calcio non al passo con i tempi. Italiano, al contrario, avrebbe rappresentato uno sguardo rivolto al futuro".
Cosa c'è di vero nella trattativa tra Napoli e Fiorentina per Barak? E c'è la possibilità che nei dialoghi tra le due società entrino in ballo altri calciatori? "Barak è diventato un obiettivo reale da qualche settimana: il Napoli ha fiutato l'occasione di rilanciare un giocatore che ha fatto molto bene a Verona e non si è ripetuto a Firenze, complice anche qualche problema fisico. Rappresenterebbe una scommessa. Non era una prima scelta, secondo me anche per ragioni tattiche: lo vedrei meglio in una mediana a quattro o sulla trequarti per sfruttarne gli inserimenti, però il Napoli ha bisogno di rinforzare il reparto con chi porti in dote centimetri ed esperienza e vede nel boemo il nome giusto sul quale puntare a determinate condizioni. L'idea di ADL è di prenderlo in prestito con diritto di riscatto, ma magari lo si può trasformare in obbligo in base alle presenze o ad obiettivi di squadra come la Champions League. Commisso vorrebbe maggiori garanzie sulla cessione. Il calciatore gradirebbe il trasferimento e questi giorni possono fornire l'opportunità di un confronto diretto tra le società. La Fiorentina ha diversi talenti interessanti: da Martinez Quarta al ritrovato Milenkovic, passando per Ranieri ed il recuperato Nico Gonzalez, tuttavia le necessità del Napoli e le strategie viola rendono difficile pensare ad una trattativa "allargata" nel mese di gennaio. Gli azzurri potrebbero investire maggiormente per un difensore, forse anche a titolo definitivo, ma guardano altrove".
Con l'arrivo di Ngonge cosa cambia per il Napoli? Chi rischia di più il posto? "Alla lunga, rischia Politano: è stato il migliore della prima parte di stagione, ma l'età non gioca a suo favore. Non è un caso che l'agente batta cassa per il rinnovo: sapeva dell'interesse del Napoli per altri esterni e credo non l'abbia troppo gradito, anche perché da tempo si parlava con De Laurentiis di un adeguamento di contratto che, ad oggi, non è arrivato. Ngonge, almeno quello di Verona, fa sembrare facili le cose difficili: è una grande qualità, speriamo sappia mostrarla anche in contesti più competitivi. Il ragazzo è giovane, determinato e polivalente: talvolta potrebbe tornare utile anche per sostituire Osimhen con una punta più veloce di Simeone, che sta trovando meno spazio di quanti meriti. Personalmente, non rinuncerei quasi mai al Cholito, in assenza di Victor: specie in questo momento, serve la sua "garra" per risollevare il Napoli".
(foto X, ACF Fiorentina)
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