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Immagine del redattoreJacopo Massini

Fiorentina-The New Saints | Il Bilancio Del Giorno Dopo

Aggiornamento: 5 ott

Conference, ancora tu? Ebbene sì, per la terza stagione consecutiva la Fiorentina inizia il suo percorso nella terza competizione europea, quella delle grandi squadre del Galles (come il TNS) che hanno un valore stimato (fonte: Transfermarkt) equiparabile alle squadre della nostra Serie C/D. Una di quelle partite che di certo non scalda, ma che in ogni caso la Viola ci tiene ad affrontare con il brivido.


Un 2-0 sudato, considerando che è arrivato solo nell'ultima mezz'ora, e considerando che di grosse occasioni, tenendo presente il livello dell'avversario, non ce ne sono state tantissime. Il palo dello sfortunatissimo (anche e soprattutto per l'infortunio) Mandragora, il tiro di Kouame deviato in angolo...insomma, poche cose. Dominare era scontato, probabilmente anche vincere, ma c'è stato comunque bisogno dell'ingresso dei big e questo più di ogni altra cosa deve far riflettere.


Gudmundsson (che comunque aveva bisogno di mettere minuti sulle gambe), Kean e Dodò: da quando sono entrati in campo, la Fiorentina ha cambiato ritmo. Il primo per le qualità sopra la media rispetto agli altri compagni di reparto (sorvoliamo su Ikonè, così volenteroso di fare che si è incartato almeno 5/6 volte), il secondo e il terzo per le incursioni con e senza palla che avrebbero potuto portare al 3-0 già all'80' se l'ex Juve non avesse sbagliato il più classico dei bovi davanti alla porta praticamente sguarnita.


A centrocampo poi è giusto parlare di Adli, autore di una partita che lo colloca senza dubbio tra i migliori in campo. Al di là del livello dell'avversario, non mi spiego come questo giocatore possa essere relegato a giocare solo gli ultimi 10/15 minuti di partita. Chiaro che quando i ritmi sono più alti può soffrire di più, ma accanto a Cataldi (e anche a Richardson visto il suo ingresso positivo di ieri) può dire la sua. Probabilmente Bove sarebbe ancora meglio, perché più dinamico e portato a completarsi con il francese, ma quel che mi sento di dire è che a prescindere deve giocare: è l'unico che verticalizza.


E delle risposte me le aspetto già da domenica, in un banco di prova decisamente più all'altezza, contro un avversario più forte come il Milan ma ancora non continuo. Sarà un occasione importante per capire cosa fare durante la sosta e per capire se ci sono veramente prospettive importanti o se il termine ambizione fosse soltanto una parola al vento.


Foto X, @acffiorentina

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