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Immagine del redattoreJacopo Massini

Fiorentina-Napoli | Il Bilancio Del Giorno Dopo

Una brutta Fiorentina cade rovinosamente sotto i colpi di un Napoli cinico, in palla e superiore in tutti i reparti. Palladino sperimenta, forse troppo, anche se alcune scelte erano obbligate. Una difesa a 3 che sa di un ritorno a questo assetto all'orizzonte (le voci su Pablo Marì sono un ulteriore indizio), ma certo è che ad oggi le fortune della Fiorentina derivano in gran parte dalla difesa a 4. E allora perché questo passo indietro?


Il centrocampo era in sofferenza da settimane, Cataldi non era al top della condizione, ma questo passaggio a 3 con Moreno dal primo minuto non ha dato i frutti sperati. Benino i primi 10 minuti, ma è troppo poco per pensare di fare male ad una squadra come il Napoli. Moreno che, tutto sommato non aveva fatto neanche male nel primo tempo, rovina tutto con un intervento scellerato nella ripresa che regala il rigore ai partenopei. Da lì tutto in salita per i Viola, che provano a rimanere in partita, ma con azioni sporadiche e di rabbia, più che di gioco.


I segnali erano arrivati da tempo, ma le risposte tardano ad arrivare. Il calciomercato può aiutare sicuramente, con Folorunsho e Pablo Marì che possono aggiungere qualcosa a questa squadra, ma serve (ri)trovare una quadra perduta. A partire dal modulo. Se sarà difesa a 3 allora servirà intervenire in difesa non con uno, ma con due acquisti, considerando il grande punto interrogativo attorno a Valentini. Poi a centrocampo serviranno più muscoli: Adli, Cataldi e Mandragora, tutti insieme, non fanno il lavoro che faceva da solo Bove, è oggettivo.


Serve cambiare rotta, nell'ultimo mese qualcosa si è inceppato, ma serve anche capire cosa accade a Gudmundsson, che ormai è rientrato da tempo ma che non ha evidentemente ritrovato ancora la condizione ottimale. Ieri 90 minuti di panchina per un fastidio alla caviglia. Su Pongracic ad oggi è difficile fare commenti, mentre per Colpani farò un passo indietro: per quanto non abbia brillato fino ad oggi, con lui in campo Dodò gioca diversamente e più libero. Da esterno il brasiliano fa più fatica e gli manca qualcuno che faccia lavoro di copertura. Non a caso Spinazzola ha fatto un po' quello che gli pareva.


C'è da disperarsi? No, affatto, ma non dobbiamo compiere l'errore di sempre e non intervenire. Palladino è intelligente e dovrà capire come intervenire sul campo, la società sul mercato: ora più che mai serve collaborazione per ripartire, già a partire dalla tarsferta di Monza in programma lunedì prossimo.


Foto X, @acffiorentina

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