top of page

FIORENTINA-LAZIO: VINCERE E CONVINCERE

Domenica sarà già una partita da dentro o fuori in casa viola, non tanto per un discorso di classifica che sarebbe negativa ma comunque recuperabile, quanto più a livello mentale.

La Lazio di Baroni è una delle squadre più intriganti del campionato, organizzata e piena di individualità intriganti dal centrocampo in su, ma nelle prime uscite ha mostrato evidenti lacune a livello difensivo ed inoltre arriverà a Firenze senza ( o con, ma sicuramente non al meglio fisicamente) il Taty Castellanos, uomo di punta del suo reparto offensivo.

Un risultato diverso dalla vittoria significherebbe chiudere il primo quintetto di partite stagionali senza aver mai conquistato i tre punti dopo due scontri diretti giocati – Lazio e Atalanta – e due partite – le due casalinghe contro Monza e Venezia – che sulla carta sarebbero dovute essere gare molto agevoli e da cui ci si aspettavano come minimo quattro punti.


Finalmente il momento di Guðmundsson

Sembra un paradosso, ma l'uomo che più di tutti ha avuto un'estate difficile fatta di problemi fisici, vicende giudiziarie e un calciomercato estenuante è forse colui a cui la Fiorentina si aggrappa per cercare di dare una mano e risollevare la situazione.

Albert Guðmundsson deve ancora debuttare in gare ufficiali con la Fiorentina, dopo essere arrivato a metà agosto al termine di una trattativa estenuante durata più di sei mesi, mostrando grande voglia ed entusiasmo di giocare per questi colori.

Un giocatore che è mancato come l'aria a Palladino nelle prime partite, soprattutto perché l'attacco della Fiorentina si è retto esclusivamente sulle spalle di Kean, dato che Colpani – diciamocelo chiaramente – non ha affatto brillato in questo suo inizio di stagione.

Dopo essersi lasciato alle spalle – per il momento, ma speriamo per sempre – tutto quello che riguarda le questioni giudiziarie, il numero 11 islandese potrà sicuramente dare tantissimo alla causa viola, con la sua fantasia e le sue qualità che ci ha fatto conoscere la scorsa stagione.

Messo dietro a Moise potrebbe essere veramente un tassello importante nel puzzle Fiorentina, con la sua capacità di abbassarsi e legare il gioco tra centrocampo ed attacco e allo stesso tempo fornire presenza in zona gol.

Sicuramente lui sarà scalpitando per poter giocare, e noi non vediamo l'ora di vederlo in campo.


Sarà molto importante il lavoro degli esterni

Un'ultima valutazione, sempre in vista dell'impegno di domenica.

La Lazio ha dimostrato di avere un grande punto di forza e uno più debole, e si trovano in zone di campo invertite.

A sinistra, Nuno Tavares in queste prime giornate è stato un velocissimo treno merci in corsa, fornendo prestazioni di livello assoluto e agendo da uomo in più in fase offensiva; Dodô (o chi giocherà al suo posto) dovrà fare davvero attenzione e scegliere con ritegno se e quando attaccare.

A destra giocherà presumibilmente Lazzari, giocatore si di spinta, ma contro cui si può spingere molto di più anche in fase offensiva; Gosens sarà fondamentale con le sue incursioni e i movimenti in zona gol.


La notte di Cataldi

Sicuramente sarà una serata particolare più di tutti per Cataldi, che affronterà la Lazio per la prima volta da avversario.

Lo farà con il sostegno di tutto il popolo viola, che sicuramente non mancherà, e speriamo non gli tremino le gambe, perché potrebbe essere un valore aggiunto anche in termini di conoscenza dell'avversario da sfruttare a dovere.


Foto: Instagram, @acffiorentina

Comments


bottom of page