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Immagine del redattoreJacopo Massini

Fiorentina-Lazio | Il Bilancio Del Giorno Dopo

Aggiornamento: 24 set

Sogno o son desto? La Fiorentina conquista i primi 3 punti della stagione, con la vittoria che ormai sembrava un'utopia (soprattutto dopo il vantaggio biancoceleste targato Gila). La sensazione, ancora una volta, era quella di aver sbagliato approccio alla gara e l'aver lasciato spesso il pallino del gioco alla Lazio, lasciatemelo dire, desta qualche perplessità.


Nel primo tempo è mancata proprio la voglia di aggredire l'avversario, di fare pressing e l'unica occasione nitida è nata proprio da un recupero alto di Cataldi, con Colpani che si è poi lasciato ipnotizzare da Provedel e ha colpito il palo dopo la deviazione. Insomma, Kean che vaga per l'attacco, fa il possibile per difendere palla e giocarla con gli esterni, ma poi mancano le giuste trame. Il gol subito da calcio piazzato sta poi diventando un marchio di fabbrica di questa squadra, che deve registrare questo grosso difetto che si sta portando dietro dalle amichevoli estive.


Nella ripresa si è vista la differenza tra i calciatori mediocri e quelli una spanna sopra agli altri e nello specifico mi riferisco ad Albert Gudmundsson. L'islandese non ha una posizione ben precisa in campo, ma il suo ingresso ha cambiato la manovra offensiva, dando più sicurezza anche al centrocampo. Da numero 10 si è procurato il rigore e lo ha trasformato, poi nel finale ha fatto il bis sempre dagli undici metri. Un impatto devastante per l'ex Genoa che, per certi aspetti, ha ricordato l'esordio di Muriel di qualche anno fa.


E poi c'è il modulo. Che la svolta sia il 4-4-2? Probabilmente è la soluzione più sensata ed equilibrata al momento, soprattutto perché nessuno viene snaturato e tutti possono trovare una collocazione (come Kouame, entrato per fare praticamente l'esterno sinistro di centrocampo). Anche Bove nella ripresa ha giovato del cambio modulo, a parer mio congeniale per un giocatore giovane di grande sostanza in mezzo al campo. Sia chiaro, non è il nuovo De Rossi, ma accanto a Cataldi in questo momento è quello che sta dando più certezze in mezzo al campo (in attesa di Richardson e Adli, utili in ogni caso anche in altre circostanze e con questo schema).


L'augurio è che questa partita possa essere la svolta della stagione, soprattutto a livello tattico. La prossima sfida sarà contro l'Empoli, ancora imbattuto, e sarà dunque un banco di prova importante per Palladino e i suoi ragazzi per capire se sono stati recepiti o meno alcuni segnali di ieri.

Foto X, @acffiorentina

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