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Italiano vs Sarri, una sfida nella sfida già anticipata da giorni, con il nome dell'allenatore valdarnese che potrebbe essere uno degli indiziati per sedere sulla panchina viola a giugno. È relativamente presto per parlare di questo, ma certo è che dopo ieri nessuno farebbe questo "scambio". Si, perché il tecnico dei gigliati ha surclassato il suo rivale sotto tutti i punti di vista e la Lazio è passata in vantaggio nel primo tempo immeritatamente. Inutile girarci intorno, la Fiorentina avrebbe meritato di chiuderla subito e la condizione fisica dei biancocelesti non deve essere un'alibi per nessuno: negli ultimi tempi i viola hanno faticato e la Lazio, una vera bestia nera, veniva da una vittoria importante a Torino. Niente era scontato e Italiano ha reso possibile questa vittoria con un piano tattico rivoluzionario e quasi nuovo per certi aspetti.
Già dopo aver visto la formazione iniziale a qualcuno era venuto il dubbio sul centrocampo leggero composto da Arthur e Bonaventura (al quale dobbiamo chiedere scusa), ma alla fine è stata proprio quella la chiave che ha permesso di portare a casa i 3 punti. I due hanno dominato sul piano del palleggio contro i propri avversari di reparto. E poi la scelta di Beltran nel ruolo di trequartista. Lo ammetto, con le sue doti sotto porta lo avrei riproposto più vicino all'area, ma in questa posizione ha la possibilità di svariare di più e di non perdere comunque la connessione con Belotti. In sostanza non so quanto possa essere riproposto questo piano di gioco, ma è stato senz'altro vincente.
Parlando poi della partita cosa dire? La sfortuna ci aveva messo del suo, prendere 3 legni in un tempo se non è record poco ci manca. E ammettiamolo, chiunque si sarebbe aspettato di perderla dopo aver dominato un tempo ed essere andati in svantaggio. Ma poi il secondo tempo siamo entrati in campo ancora più convinti. La stessa convinzione di Nico Gonzalez che parte sulla fascia e propizia il gol del 2-1 poco dopo aver sbagliato il rigore. E su quest'ultimo inizierei a pensare ad un allenamento intensivo dagli 11 metri. Così, per essere sicuro che al prossimo non debba disperarmi quando l'arbitro indicherà il dischetto. Si scherza, ma non troppo.
(Foto Instagram, @acffiorentina)
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