Signore e signori, alzi la mano chi si aspettava che al 25 novembre saremmo stati lassù in classifica. Io no, non ho paura a dirlo, ma credo che in pochi se lo sarebbero aspettato. E anche dopo una sosta che ci ha visto perdere per infortunio Richardson, ma allo stesso tempo anche recuperare Cataldi, la Fiorentina non si è distratta, anzi è tornata con ancora più voglia di vincere.
Quella contro il Como poteva rappresentare la classica partita-insidia o trappola per i Viola. Squadra reduce da diversi risultati negativi, in trasferta, con diversi giocatori di qualità (Nico Paz in primis) ed ex (Belotti e Cutrone). E alla fine, nonostante una partita non perfetta, a fare la differenza sono sempre quei due: il portiere e l'attaccante. De Gea è stato strepitoso in occasione della tripla parata, poi Kean ha praticamente chiuso i giochi. Insomma, cinismo ed esperienza di certi giocatori che niente hanno a che vedere con alcuni passati anche di recente da Firenze.
Per non parlare di Yacine Adli. Il pittore, ancora una volta, ha fatto la differenza. Ne avevamo parlato questa estate di quanto questo giocatore potesse fare al caso della Fiorentina e ad oggi in campo sta dando proprio quelle risposte che ci aspettavamo. Un giocatore che non fa della velocità il marchio di fabbrica, ma è il metronomo di questa squadra e ha doti balistiche non indifferenti (il match di ieri e quello contro il Milan ne sono la dimostrazione).
E poi, come ha detto anche Palladino, la Fiorentina è Beltran che rientra in difesa. Già, Lucas Beltran, quello che era stato messo un po' da parte nella prima parte di stagione ma che con l'infortunio di Gudmundsson è tornato al centro del progetto. E ora, seppur il rientro dell'islandese sia vicino (l'Inter e l'Empoli sono le gare nel mirino), è difficile pensare ad una Fiorentina senza questo Beltran, utilissimo in entrambe le fasi.
E nonostante giovedì ci sia il Paphos, è difficile non pensare alla partita di domenica contro l'Inter. Una sfida al vertice, che mette la squadra di Palladino nelle condizioni di non avere nulla da perdere. I punti dopo 13 giornate sono 28, la voglia di rimanere in alto c'è, ma questa squadra ha il dovere di avere la testa sgombra e di pensare partita dopo partita (come detto anche da Commisso ieri, al quale tra l'altro facciamo anche gli auguri per il suo compleanno)
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