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Immagine del redattoreNiccolò Capitani

Che fine ha fatto il vero Milenkovic?

La sua settima stagione in maglia viola può voler dire tanto, può essere un bivio veramente importante che può offrire due strade differenti, affascinanti e allo stesso tempo intraprendenti: un percorso verso nuovi orizzonti da scoprire oppure un percorso che indica la strada verso una permanenza decisa e significativa. Perché la Fiorentina per Milenkovic è stato un grande punto di partenza da cui è iniziata una scalata verso il calcio dei grandi, un percorso nel quale è maturato tanto e grazie al quale è diventato uno tra i migliori difensori centrali in circolazione, almeno nei primi anni.


Si sono susseguite tante voci di mercato in questi anni, con tanti top club che si sono interessati al vice-capitano viola. In pochi poi però si sono realmente fatti avanti con offerte importanti, forse proprio perché come abbiamo visto nella partita di sabato contro Milan, per cercare di diventare un difensore di alto livello mancano quei dettagli che fanno la differenza: manca quella continuità, quell’attenzione, quell’essere continuo in tutti i 90’ minuti e forse quell’essere un leader difensivo su cui sai di poter contare sempre.


È passato tanto tempo da quel lontano Dicembre 2017, da quel giorno dell’esordio in Serie A, nel quale ha indossato la maglia da titolare e titolare è rimasto, da Pioli a Montella fino a Vincenzo Italiano. Ciascun allenatore ha puntato fortemente su Milenkovic e tutti lo hanno fatto crescere, maturare, diventare un difensore importante, un difensore dal quale partire per costruire e porre le basi di una difesa nella quale il centrale serbo era sicuramente una delle colonne portanti. Così con il passare degli anni e delle stagioni è arrivato a diventare uno dei veterani di questa Fiorentina, è diventato uno dei giocatori con maggior esperienza, un giocatore che c'è sempre stato, nelle gioie ma anche nelle difficoltà, nei momenti più belli ma anche in quelli più complicati. Ha sempre accettato le panchine, ha capito i momenti, ha saputo accettare certe esclusioni importanti, ha subito critiche e troppo spesso è stato dato con certezza come sicuro partente.


Quei due errori in un sabato sera “horror”, due errori da dimenticare in fretta ma da dove ripartire, perché Milenkovic dalle difficoltà ha sempre saputo rialzarsi. Due errori che forse hanno sottolineato quanto ancora manchi qualche dettaglio importante, decisivo per diventare un grande difensore; per il momento deve solamente cercare di evitare certi errori in partite così importanti, perché la Fiorentina ha assolutamente bisogno di lui e del miglior Nikola Milenkovic. Già mercoledì si presenterà un’altra occasione importante contro l’Atalanta, un’altra partita importantissima di questa stagione viola, un'occasione nella quale potrà dimostrare che certi errori sono ormai un lontano, lontanissimo ricordo.




(Immagine profilo Instagram @acffiorentina)

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