Ancora non arriva questa benedetta vittoria per una Fiorentina tanto attenta quanto fragile. Il nuovo assetto tattico ha dato l'impressione di poter esaltare le caratteristiche di Mandragora, sicuramente diverso da quello visto per larghi tratti di questo e degli scorsi campionati, ma allo stesso tempo non ha risolto i soliti problemi difensivi, con un Ranieri in fase di involuzione. E se da un lato c'è un Pongracic in difficoltà, per l'ex Salernitana, nel ruolo di centrale della difesa a 3, non va tanto meglio. Qualcosa con il croato andrà fatto, anche solo per l'investimento fatto in estate.
Se poi vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno c'è sicuramente Kean, ancora una volta a segno e capace di fare un lavoro ottimale spalle alla porta, ma lo stesso Colpani, seppur con timidi passi in avanti, non ha ancora trovato quell'intesa che servirebbe con il classe 2000. De Gea ha fatto bene, seppur a tratti, visto che nel secondo gol la mancata uscita a parer mio è un errore. Poi il voto è positivo considerando i diversi salvataggi nel secondo tempo, ma c'è da registrare tutto di un portiere che, in ogni caso, viee da un anno di inattività.
In tanti hanno visto una squadra più attenta, che ha perso a Bergamo solo per errori dei singoli. E allora mi viene in automatico da chiedere, ma le scorse stagioni era tanto diversa la situazione? Prima Quarta, poi Ranieri, poi era Milenkovic. Ora gli interpreti sono leggermente cambiati, così come il modulo (nuovo e da levigare), ma le disattenzioni sono rimaste. Sarà mica che alcuni non sono adatti al contesto? E questo sospendendo ogni giudizio su Pongracic, sul quale mi sembra prematuro dare giudizi.
Poi è il turno del centrocampo. Bove ha giocato con il peso del cartellino giallo rimediato dopo pochi minuti, ma la sua partita a parer mio è stata positiva. Lookman lo brucia e gli va via con facilità, ma l'errore è successivo di Ranieri. Cataldi più in difficoltà, ma ad ora è essenziale per le sue doti di impostazione. Piaccia o non piaccia, Adli parte dietro per subentrare quando i ritmi rallentano.
Nota al margine, l'impatto di Gosens. Su quella fascia la Fiorentina ha svoltato con un giocatore forte, di gamba, carisma e capace di creare pericoli costanti. E anche Biraghi sembra averne giovato. Sicuramente questo è uno degli aspetti da cui ripartire anche in vista dell'importantissima sfida contro la Lazio.
Per concludere su Palladino, nessuna bocciatura o processi prematuri. Ma serve svoltare, sin da subito. Il tempo di rodaggio è normale quando si cambiano diverse cose, ma le altre non aspettano (o almeno, non tutte).
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