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Immagine del redattoreMichele Stianti

ANDREA RITORNI (CAPO SCOUT VIGO GLOBAL SPORT) A SV | L'INTERVISTA COMPLETA

Foto Instagram, @mike_kayo_

Michael Kayode, Lorenzo Lucchesi. Questi citati sono solo due tra i più promettenti giovani usciti negli ultimi anni dal settore giovanile della Fiorentina. Cos'hanno in comune? Hanno entrambi il marchio di fabbrica di Andrea Ritorni, Capo Scout della Vigo Global Sport, agenzia che ha sotto contratto tutti e tre i giocatori citati. Noi di SpaceViola.com abbiamo avuto il piacere di intervistarlo, e ci ha raccontato varie curiosità su questi e su altri calciatori "scoperti da lui", sul lavoro che fa con la Vigo Global Sport nello sviluppo e nella crescita dei talenti.

Su Kayode

Negli scorsi giorni Michael Kayode ha ricevuto il premio di miglior giovane al Trofeo Nereo Rocco. Com'è stata la sua scorsa stagione? "E' stata una bellissima stagione in cui migliorato sotto tanti aspetti, con l'esordio in Serie A con mister Italiano. Ora è tornato da poco anche in Nazionale, lavora come sempre con dedizione e umiltà e aspetta il suo turno". Quest'anno invece la situazione a Firenze per il calciatore è diversa. Con un nuovo allenatore e un nuovo modo di interpretare il ruolo (da terzino in una difesa a quattro ad esterno in una difesa a tre) secondo Ritorni può fare ugualmente bene, nonostante sia partito dietro nelle gerarchie: "E' un giocatore duttile che deve ancora crescere molto. E' a disposizione del mister e della società e aspetta il suo momento per poter dire la sua sul rettangolo di gioco".


Sulle voci di mercato di quest'estate

Dopo un'ottima stagione Michael Kayode è finito al centro di diversi rumours di mercato. Cosa ci può dire sull'interessamento del Brentford? Come mai la scelta di rimanere a Firenze? "L'interessamento c'è stato da parte di tanti club, e fa piacere a noi, al giocatore e penso anche alla Fiorentina, che lo ha valorizzato. Ha un contratto con la Fiorentina, lui si trova bene e sente la maglia viola addosso. Altre cose non sussistono".

Puntare alle stelle, ma con i piedi per terra

Quali sono i vostri obiettivi per i prossimi anni? "L'importante è sicuramente crescere, lui si farà trovare pronto quando il mister lo chiamerà in causa". E sulla Nazionale: "Ora è stato convocato in Under21, il suo sogno è ovviamente quello di esordire con la Nazionale maggiore, e mi auguro sia per noi che per la Fiorentina, ma anche per la Nazionale che riesca a realizzare questo sogno".

Sugli obiettivi della Fiorentina

Parlando un po' più in generale, dove può arrivare quest'anno secondo lei la Fiorentina? "Pradè secondo me ha allestito una bellissima squadra, poi da questa giornata (la quarta, ndr) si inizierà a vedere il vero campionato. Penso che la società e il mister riusciranno a trovare i collanti giusti per raggiungere gli obiettivi".


L'estate di Lorenzo Lucchesi

Sulla scelta di provare a riconfermarsi in Serie B: "Prima lui aveva deciso deciso di andare al Venezia, poi insieme alla Fiorentina in primis abbiamo scelto di trovargli un altro tipo di collocazione. E' andato in un'ottima squadra di Serie B, con un allenatore che già lo conosceva e che lo voleva fortemente dall'inizio del calciomercato. Penso che Lorenzo in Serie B possa essere di passaggio e possa essere un valore aggiunto". Dunque ha preferito non fare subito il salto in Serie A col Venezia? "Io sono dell'idea che i ragazzi debbano giocare, e inutile andare in una squadra di categoria superiore e rischiare di giocare poco. Può essere meglio andare in una categoria inferiore in una squadra importante come la Reggiana per mettere a disposizione le proprie qualità e continuare questo percorso di crescita".

Sulla passata stagione alla Ternana

Lucchesi lo scorso anno ha ben figurato in Serie B in prestito con la maglia della Ternana: "L'anno scorso ha fatto una grande stagione: 32 partite, 2 gol e 1 assist. Ha fatto il massimo alla prima esperienza in Serie B. Purtroppo non è arrivata la salvezza, ma parlando del giocatore ha fatto una stagione molto più che positiva".


Gli ultimi colpi di mercato targati Ritorni

E' da poco entrato in Fiorentina un altro suo assistito: Tomy Tchouameni, difensore classe 2007. Che giocatore è? "Tomy è un centrale o braccetto destro, originario del Camerun, dotato di grande potenza fisica. È un ragazzo eccezionale dal punto di vista comportamentale, parla tre lingue (inglese, francese e italiano) ed è molto ricettivo. È arrivato dall'Este, squadra di Serie D, e si sta piano piano inserendo nei meccanismi della Fiorentina. Sia noi che la Fiorentina puntiamo molto su questo ragazzo, ci potrà dare tante soddisfazioni. Viene da una famiglia eccezionale, ed ha anche un fratello 2010 che gioca nell'Hellas Verona".

E aggiunge: "Abbiamo da poco messo sotto contratto anche, per quanto riguarda la nostra agenzia, Federico Croci, attaccante classe 2010. E' uno dei migliori talenti italiani per la sua categoria, e in due giornate ha segnato ben cinque gol. E poi nella nostra agenzia abbiamo anche Lapo Deli, che quest'estate ha firmato il suo primo contratto da professionista e ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile viola. E' centrocampista 2006 mancino, dotato di grande tecnica e intelligenza tattica. Al momento ha i ragazzi del 2005 davanti nelle gerarchie, ma ha grandi qualità e riuscirà a metterle in mostra quando sarà chiamato in causa".


Il Calcio italiano, da dove ripartire?

Nella parte conclusiva della nostra chiacchierata Andrea Ritorni si è espresso anche sulle difficoltà che il calcio italiano sta avendo in questi nello sfornare giocatori di livello: "Secondo me la chiave è credere nei settori giovanili, io vengo dai settori giovanili e faccio da trentuno anni questo mestiere. Bisogna formare bene i tecnici, i dirigenti, e avere il coraggio di lanciare i ragazzi. Penso che si debba dare più spazio alla tecnica e alla qualità dei ragazzi, mentre in questi anni stiamo vedendo troppa tattica nei settori giovanili. Siamo un pochino indietro rispetto ad altri paesi in Europa, ma a noi non manca niente rispetto a loro a livello di talento: si devono però mettere in campo tutte le nostre forze per tornare ad essere una fucina di talenti per il calcio europeo". Sul gap tra Primavera e Serie A e quanto possono aiutare le squadre Under23: "Il campionato Under 23 invece è un bellissimo campionato e serve alle società, ma ha dei costi immensi. Piano piano diverse squadre si sono inserite, ma serve una certa programmazione, altrimenti si rischia di fare un flop e buttare via diversi soldi".

Ci avviamo verso la fine di una lunga e interessante chiacchierata, non prima però di chiedere un'opinione sull'importanza della figura dell'agente nella crescita e nello sviluppo dei giovani talenti: "Parlando della nostra agenzia, io penso che ai ragazzi vada creato un percorso calcistico, e si debba stargli sempre vicini durante questo percorso. Alla base ci deve essere il percorso calcistico, che comprende aspetti professionali, comportamentali ed educativi. Il mio compito è quello di portare al massimo del livello i giocatori e poi ci sono i procuratori dell'agenzia di Claudio Vigorelli che pensano ai contratti. Il mio compito è quello di creare giocatori, e finora penso di esserci riuscito bene (ride, ndr)".

Foto Instagram, @_lorenzolucchesi_

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