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Nel corso della lunga intervista concessa dagli agenti di Richardson, Emmanuel Lacroix e Sebastien Szwarc della Cracksman, ai microfoni di SpaceViola.com, sono stati affrontati numerosi temi riguardanti il giovane talento marocchino: dalla sua scelta di vestire la maglia viola, nonostante l'interesse di altri club, alle sue caratteristiche e alla posizione in campo del nuovo acquisto della Fiorentina. Nelle scorse ore avete avuto modo di leggere la prima parte dell'intervista; di seguito trovate la seconda.
Dove può arrivare la Fiorentina?
"Ci auguriamo ovviamente che possa disputare una buona stagione e qualificarsi per una coppa europea anche l'anno prossimo, oltre ad arrivare il più lontano possibile in Conference League". Come detto precedentemente, l'entourage ritiene che la Fiorentina sia una squadra forte e possa fare bene in questo campionato.
La nazionale e i prossimi traguardi da raggiungere
"Amir ha grandi obiettivi, sia con la Fiorentina che con la nazionale marocchina. È molto umile, ma sa di avere un grandissimo potenziale e che, con il duro lavoro e la determinazione, può raggiungere traguardi importanti. Non si pone limiti". Proprio alle Olimpiadi Richardson si era messo particolarmente in mostra, tanto da attirare l'interesse di molti club, tra cui la Fiorentina, che ha manifestato il proprio interesse proprio durante l'evento.
Cosa manca per fare un ulteriore salto di qualità?
"Deve ancora migliorare molto, ovviamente, ma pensiamo che le aree in cui debba crescere maggiormente siano: intensità, grinta e nelle due fasi di gioco. In fase difensiva può essere più d'aiuto alla squadra, mentre in fase offensiva può essere più incisivo grazie alla sua altezza, magari segnando qualche gol di testa". Richardson, che ricordiamo essere figlio dell'ex cestista Micheal Ray Richardson, è infatti alto quasi 2 metri, una qualità molto rara. "La sua tecnica, l'eleganza palla al piede e la capacità di rompere le linee, così come la sua intelligenza, con e senza palla, nel leggere le situazioni di gioco, sono sicuramente i suoi punti di forza. Non è facile avere il suo tocco di palla, soprattutto considerando la sua statura".
Riguardo a una possibile comparazione
"È un giocatore davvero molto atipico. Come dicevamo prima, è difficile trovare un calciatore con la sua altezza e la sua tecnica, che è sicuramente superiore alla media. Non vogliamo sembrare presuntuosi, e per non dire che non somiglia a nessuno, possiamo riferire che uno dei cinque migliori allenatori di sempre ci ha detto che rivede nelle sue qualità alcune caratteristiche di grandi giocatori come Rabiot e Matic".
Quest'estate, però, non è arrivato in Italia solo Richardson dalla vostra agenzia, ma anche Enzo Le Fée. C'era solo la Roma su di lui?
"In Italia sì. C'erano anche dei club inglesi e tedeschi molto interessati, ma da quando Enzo ha saputo dell'interesse della Roma, non ha voluto ascoltare altre proposte. Sono sempre stati la sua prima scelta".
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